MAIS OGM IN EUROPA: ANCORA APERTO IL DIBATTITO

http://www.ansa.it/terraegusto/notizie/rubriche/europa/2012/09/28/Ogm-Ue-nessun-accordo-Stati-mais-Mir-162_7545914.html

Ancora aperta la discussione per autorizzare l’importazione in Europa del mais transgenico Mir 162. Il mais OGM in questione aveva ricevuto parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) già nel giugno 2012 mai i 27 Stati membri dell’Ue non si sono ancora espressi anche alla luce della confutazione scientifica del francese Gilles-Eric Seralini.

 

Dal sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it):

Il Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo, diverso da un essere umano, in cui il materiale genetico (DNA) è stato modificato in un modo differente da quanto avviene in natura, con l’accoppiamento e la ricombinazione genetica naturale. L’applicazione delle moderne biotecnologie permette di trasferire tratti di geni selezionati da un organismo all’altro, anche di specie non correlate, per esempio tra batteri e piante.

Gli OGM attualmente sviluppati, autorizzati e commercializzati sono piante, (mais, soia, colza e cotone), modificate geneticamente per conferire loro caratteristiche che non hanno, come la resistenza a certi insetti o la tolleranza ad alcuni erbicidi.

In Italia, ad oggi, nessuna di queste piante geneticamente modificate viene coltivata a fini commerciali, anche se è consentita la commercializzazione dei loro prodotti nel rispetto delle regole di etichettatura.
Un OGM o un suo prodotto derivato può essere immesso sul mercato europeo solo dopo che sia stato autorizzato sulla base di una procedura complessa, che comprende una valutazione del rischio per la salute umana e per l’ambiente.

Per approfondire:

http://www.salute.gov.it/sicurezzaAlimentare/paginaInternaMenuSicurezzaAlimentare.jsp?id=1180&lingua=italiano&menu=ogm

BIOLOGICO PERCHE’?

http://www.ansa.it/terraegusto/notizie/rubriche/orgagricole/2012/10/07/7-10-acquistano-biologico-settore-Italia-vale-1-5-mld_7590433.html

Grande successo per la 13° edizione della Biodomenica, la giornata dedicata all’agricoltura biologica.  I prodotti biologici stanno avendo gran successo tra i consumatori sempre più sensibilizzati all’acquisto di questa particolare categoria di alimenti.

Alle volte, tuttavia, le informazioni in merito sono imprecise e non valorizzano il vero significato dell’agricoltura e dei prodotti biologici. Spesso, infatti, il consumatore pensa che la scelta del biologico sia dettata da qualità nutrizionali ed organolettiche superiori rispetto alle produzioni convenzionali o, in alcuni casi, che il consumo del biologico implichi un miglioramento del proprio stato di salute o del proprio benessere in generale.

In realtà la scelta del biologico risulta consapevole se legata ai concetti di benessere ambientale, animale e di sostenibilità. La produzione biologica, infatti, garantisce il rispetto di regole precise e rappresenta una dichiarazione di processo così come indicato dalla FAO che ha dichiarato: “the organic label is not a health claim, it is a process claim”.

AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), Coldiretti e Legambiente sostengono la produzione biologica e dichiarano:

“Se il benessere è uno stato soggettivo, il biologico è invece oggettivamente un metodo produttivo virtuoso, che garantisce ormai da venti anni di regolamentazione europea, un cibo di qualità con attenzione verso il terreno, l’acqua, la biodiversità, il clima, gli animali, l’agricoltore e, alla fine della filiera, il cittadino. Sono queste le basi del consumo critico e consapevole che permette ai consumatori di scegliere quello che vogliono mangiare in termini di qualità, sostenibilità ambientale e rispetto della tradizione alimentare. Un modello di produzione e distribuzione differente che è divenuto ormai una risposta concreta alla crisi.

Ed ancora:

“La genuinità del prodotto e la sicurezza alimentare hanno un ruolo sempre più importante nella tutela della salute.  E’ questa la ragione per cui la produzione alimentare con il metodo di agricoltura biologica rientra sempre più frequentemente nelle scelte dei consumatori. Un metodo che continueremo a supportare e a promuovere nell’interesse del benessere umano, animale e ambientale”.

Per chi intende approfondire:

http://ec.europa.eu/agriculture/organic/eu-policy/legislation_it#regulation

POTABILITA’ DELL’ACQUA

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/friuliveneziagiulia/2012/10/09/Guasto-serbatoio-acqua-torna-potabile_7602429.html

L’utilizzo di acqua potabile è uno dei pre-requisiti richiesti alle aziende del settore alimentare necessario a prevenire problemi di natura igienico-sanitaria.

La potabilità viene garantita dall’ente gestore del ciclo dell’acqua sino all’allacciamento per poi diventare responsabilità dell’operatore del settore alimentare.  Affinché l’acqua sia considerata potabile è necessario che presenti i caratteri chimici, fisici, microbiologici ed organolettici disposti dal D.Lgs.n°31/2001 e successive integrazioni e modificazioni.

 

Nel caso specifico delle micro imprese se l’approvvigionamento dell’acqua avviene tramite condotta di adduzione dall’acquedotto comunale e l’operatore del settore alimentare  garantisce il buon stato di manutenzione delle tubature e dei filtri  del sistema idrico di sua competenza, la potabilità dell’acqua si può considerare garantita. Nel caso di altri approvvigionamenti, come per esempio l’uso di acqua da pozzo artesiano, la potabilità deve essere garantita e verificata dall’operatore del settore alimentare mediante analisi chimico-fisiche e microbiologiche con frequenza almeno annuale.

OCCHIO ALLA TRUFFA: BAR E RISTORANTI NEL MIRINO

Scovato dalla Guardia di Finanza di Belluno un falso agronomo con studio professionale nella Bassa Friulana. L’uomo è stato denunciato per truffa per aver organizzato in Veneto corsi fasulli per la somministrazione degli alimenti. con rilascio di relativa certificazione. La legislazione Regionale prevede, infatti, che i corsi per la somministrazione di alimenti e bevande vengano effettuai da personale e professionisti con determinati requisiti e titoli di studio.

Il titolo dell’agronomo friulano sarebbe stato conseguito invece in Slovenia e mai fatto riconoscere in Italia. L’uomo dunque non era iscritto all’albo locale e si trovava sprovvisto di qualsiasi titolo o attestato di formazione.

I clienti tuttavia ingolositi per i prezzi concorrenziali (50-60 euro a testa) si sono fidati dell’uomo permettendogli di organizzare tra il 2009 ed il 2011 una decina di corsi di formazione sostitutivi del libretto sanitario, in qualità di responsabile dei corsi e, in alcuni casi, anche di docente, rilasciando ai frequentatori i relativi attestati ovviamente privi di validità.

IGIENE DEGLI ALIMENTI E LISTERIOSI

Spesso si crede che i maggiori pericoli per la salute vengano dai composti chimici (ad es. i pesticidi) presenti negli alimenti. In realtà la maggior parte delle infezioni alimentari è attribuibile ad agenti biologici. La Listeria monocytogenes è uno di questi. Si tratta di un batterio ambientale ubiquitario molto resistente. I sintomi della malattia possono variare dalla blanda sindrome simil-influenzale negli adulti immunocompetenti sino a manifestazioni notevolmente più gravi nella donna incinta: aborto e danni neurologici al nascituro. Tra gli alimenti che possono veicolare Listeria moncytogenes troviamo i prodotti ready-to-eat a base di carne e pesce ed i formaggi freschi. L’indicazione principale è quella dell’igiene assoluta nel consumo del cibo: è bene evitare di bere il latte non pastorizzato, lavare sempre molto bene la verdura e le mani prima e dopo aver toccato gli alimenti e cuocere bene la carne.

MENINGITE DA LISTERIA MONOCYTOGENES: DUE CASI IN REGIONE

Anche nell’ultimo mese altri casi di malattie trasmissibili con gli alimenti. Questa volta si  tratta di meningite quella provocata dalla Listeria monocytogenes.

Il MessaggeroVeneto nell’edizione del 31 Luglio 2012 ci parla di due casi in regione verificatisi tra Giugno e Luglio. Due uomini friulani si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale di Udine con gli stessi sintomi: febbre alta, mal di testa intenso, disturbi della sfera sensoriale e vomito. Sottoposti ad esame del liquor, è stata evidenziata la presenza del batterio capace di provocare meningoencefalite con esito anche mortale. Fortunatamente questo tipo di meningite, per quanto molto aggressiva, non è contagiosa e grazie alla tempestiva diagnosi i due pazienti si sono completamente rimessi.