ECCO COME LA CRISI ECONOMICA STA CAMBIANDO LE ABITUDINI A TAVOLA

Pranzo-in-famiglia-bambiniLa Coldiretti ha pubblicato a Maggio l’analisi sui consumi relativa al primo trimestre del 2013 sulla base dei dati elaborati da Coop Italia. Quel che si nota è che gli acquisti di piatti pronti surgelati e delle merendine vedono un segno meno di circa 4 punti percentuali. Per contro è stato registrato  un vero boom degli acquisti di uova e farina (+6%) e di miele (+10%), incremento di acquisti come mai avvenuto dal dopoguerra.

Questi sembrano essere gli effetti della crisi economica che sta portando al cambiamento delle abitudini alimentari e sociali degli italiani. Per la crisi rinunciamo al cinema, al teatro, alla cena in pizzeria o in ristorante. Secondo il rapporto Eurispes 2013, ad esempio, ben l’87% degli italiani ha ridotto le spese per i pasti consumati fuori casa ed il fai da te casalingo sta soppiantando anche la classica pausa pranzo al bar. Oggi, infatti, quasi 8 milioni di italiani  porta al lavoro cibo preparato in casa e lo consuma insieme ai colleghi direttamente in ufficio.

pasta frescaStiamo riscoprendo gli alimenti semplici, preparati all’interno delle mura domestiche e consumati con la famiglia. E’ aumentato anche il tempo trascorso ai fornelli che è salito in media  di un ora al giorno. Si preparano in casa prodotti che una volta eravamo soliti acquistare come pizza, pane, marmellate, sottoli, sottaceti, pasta e dolci. Stiamo riscoprendo anche il piacere di invitare a tavola gli amici e il momento conviviale rappresentato dal consumo dei pasti. Certamente le mamme saranno contente considerando che 44% degli italiani ha ricominciato a mangiare più spesso da genitori e parenti!

Fare una spesa selezionata e dedicarsi alle preparazioni domestiche è ormai una esigenza per far quadrare i conti familiari ma contemporaneamente ci permette di esprimere la creatività in cucina, ci aiuta a stare in salute, contribuisce ad aumentare la qualità della nostra vita e a migliorare i rapporti conviviali con parenti ed amici….che forse la crisi non faccia in fondo così male?